lunedì 14 aprile 2008

Il mio amico giardiniere

titolo originale: Dialogue avec mon jardinier
voto: 6
origine e data: Francia 2006
data di uscita: venerdì 23 novembre 2007
colore e durata: col. 109 min
genere: Commedia
regia: Jean Becker
attori: Daniel Auteuil, Hiam Abbass, Fanny Cottencon, Elodie Navarre, Jean-Pierre Darroussin, Alexia Barlier
sceneggiatura: Annie Périer
fotografia: Jean-Marie Dreujou
montaggio: Jacques Witta
scenografia: Thérèse Ripaud
Trama

Stufo della vita di città e stressato dal divorzio, un artista di successo abbandona Parigi. Decide di tornare nel paese dove é nato e cresciuto, crogiolo di mille ricordi. Qui si imbatte in un suo vecchio compagno di scuola, che ora è diventato giardiniere. Ritroveranno l’amicizia perduta.


Recensione

Un film semplice, raro e delicato basato sul dialogo tra due attori straordinari protagonisti di una storia capace di riscoprire la bellezza del quotidiano che la frenesia del "mondo-città" ci fa perdere di vista e sottovalutare.


Una regia discreta ci porta a scoprire i mondi contrapposti dei due protagonisti: il pittore perso nell’insoddisfazione della ricerca di un equilibrio rinasce grazie al "signor del prato", uomo di animo semplice e un po’ ingenuo ma appartenente a quel genere di persone con ancora una morale e un poetico modo di vedere la vita, in cui è ancora forte il piacere delle piccole cose e dei sentimenti.


Anche se a prima vista il film può sembrare l'ennesima pellicola buonista fatta per l'uomo della città frustato dallo stress quotidiano (vedi Un’ottima annata), a un’analisi più accurata possiamo cogliere tutta l'armonia con la quale questo film è stato costruito, a cominciare dalla quasi totale assenza della musica (se escludiamo un piccolo Nabucco radiofonico e un Mozart leggero nel giardino), scelta fatta proprio per esaltare i rumori della natura e farci entrare a piccoli passi nel mondo dei protagonisti. La tecnica di regia ha il grande pregio di rendere palpabile il calore della terra nella giornata di sole e il profumo dell'aria dopo la pioggia.


Un film consigliato a tutti quelli che amano la semplicità, stanchi di pellicole incentrate su storie al limite del credibile e digitalmente sovraccariche.




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